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Il Viatico spiegato in 15 minuti

Dal canale Youtube di Federica Picchi riprendiamo un magnifico video in cui P. Serafino Tognetti ci spiega il Viatico.

Il video l’avevamo già condiviso sul nostro canale Telegram ma qui lo riproponiamo con alcune note catechistiche in calce.

Anticipiamo le conclusioni riportate in calce al post: questa cosa la dovrebbe sapere ogni credente in modo da poterla richiedere per ogni moribondo con cui si trovasse a vegliare negli ultimi istanti di vita.

Ringraziamo la nostra preziosa Federica Picchi per questa “pillola” (come le chiama lei) che ci ha donato e ringraziamo Dio per l’incredibile dono delle indulgenze.

Ecco il video (se non si vede cliccare su questo link)

Il VIATICO in 15 minuti. P. Serafino Tognetti – Federica Picchi

Nel Catechismo della Chiesa Cattolica (C3) il Viatico è spiegato nella parte seconda “La celebrazione del mistero cristiano”, sezione seconda “I sette sacramenti della Chiesa”, capitolo secondo “I sacreamenti di guarigione”, Articolo 5 “L’unzione degli infermi” (raggiungibile a questo link).

Al paragrafo V troviamo due numeri in cui il Viatico è spiegato in sintesi:

V. Il viatico, ultimo sacramento del cristiano

1524 A coloro che stanno per lasciare questa vita, la Chiesa offre, oltre all’Unzione degli infermi, l’Eucaristia come viatico. Ricevuta in questo momento di passaggio al Padre, la comunione al Corpo e al Sangue di Cristo ha un significato e un’importanza particolari. È seme di vita eterna e potenza di risurrezione, secondo le parole del Signore: « Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno » (Gv 6,54). Sacramento di Cristo morto e risorto, l’Eucaristia è, qui, sacramento del passaggio dalla morte alla vita, da questo mondo al Padre. 137

1525 Come i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia costituiscono una unità chiamata « i sacramenti dell’iniziazione cristiana », così si può dire che la Penitenza, la santa Unzione e l’Eucaristia, in quanto viatico, costituiscono, al termine della vita cristiana, « i sacramenti che preparano alla Patria » o i sacramenti che concludono il pellegrinaggio terreno.

Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica (C4) riporta, in estrema sintesi, il Viatico al n. 320 (qui il link):

320. Che cos’è il Viatico?

1524-1525

È l’Eucaristia ricevuta da coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre, la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto è seme di vita eterna e potenza di risurrezione.

In entrambi i testi la descrizione è molto scarna ma se approfondiamo, ad esempio cercando su Cathopedia, le cose divengono più chiare (qui il link):

Nel Rituale Romano

Nel Rito Romano, del viatico si occupa il Rito dell’Unzione e Cura Pastorale degli Infermi nel IV capitolo (nn. 128-164), che ne prevede la celebrazione durante la Messa o senza di essa (n. 129)[8].

Il rituale afferma che “spetta al parroco e agli altri sacerdoti che si dedicano alla cura spirituale degli infermi provvedere che gli ammalati in pericolo di morte ricevano il sostegno e il conforto del sacro Viatico del Corpo e del Sangue di Cristo”, e invita ad effettuare “una opportuna preparazione pastorale” che tenga conto delle circostanze e delle persone (n. 128).

Si prevede che, se l’infermo non può ricevere la Comunione sotto la specie del pane, gli si può dare sotto la sola specie del vino (130).

Per la celebrazione del viatico durante la Messa si usano i paramenti bianchi; e si usa il formulario della Messa per il conferimento del Viatico o quello della Messa della Santissima Eucaristia[9] (n. 132), e si seguono le indicazioni e i formulari riportati per esteso nella sezione dedicata al viatico senza la Messa.

In entrambi i casi vi sono alcune particolarità rispetto al normale Rito della Comunione agli infermi:

In pericolo di morte il viatico può essere conferito anche con il rito continuo della Penitenza, dell’Unzione e del Viatico presente nel capitolo V.1 (n. 165-187); in tale caso i Sacramenti si conferiscono nell’ordine preciso indicato, iniziando con la Penitenza e terminato con il Viatico.

Sempre su Cathopedia troviamo i riferimenti sul Web per chi volesse accedere al documento “Rito dell’Unzione e Cura Pastorale degli Infermi”. In particolare:

Ad esempio, prendendo il rito senza la Messa, troviamo che l’indulgenza plenaria in articulo mortis viene concessa dal sacerdota con la formula:

Indulgenza plenaria

155. Il sacramento della Penitenza o l’atto penitenziale si può concludere con l’indulgenza plenaria in articulo mortis. Il sacerdote la concede con questa formula:
In virtù della facoltà datami dalla Sede Apostolica,
io ti concedo l’indulgenza plenaria
e la remissione di tutti i peccati,
nel nome del Padre e del Figlio  X  e dello Spirito Santo.

R. Amen.

Oppure:

Per i santi misteri della nostra redenzione,
Dio onnipotente ti condoni ogni pena
della vita presente e futura,
ti apra le porte del paradiso
e ti conduca alla gioia eterna.

R. Amen.

Conclusioni

Crediamo che ogni fedele debba essere consapevole di questa possibilità in modo da poterla richiedere per i propri cari o per qualsiasi moribondo con cui venisse a trovarsi.

Sulle indulgenze in generale, a breve faremo un altro post dedicato.

Credits: Photo by Eyasu Etsub on Unsplash

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