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Decalogo sui segreti della santità

Riceviamo da Don Mariano Grosso OSB dell’Abbazia di Santa Scolastica di Subiaco (RM), e pubblichiamo volentieri, il seguente decalogo sui segreti della santità. Sul decalogo abbiamo anche realizzato una breve ma interessante intervista disponibile a questo link.

Questo decalogo è un interessante spunto per una riflessione approfondita sul nostro cammino personale di santità, una bussola per mantenere la rotta nelle acque agitate delle nostre vite.

1. Abbandono alla volontà di Dio – I santi cercano di abbandonarsi sempre e con fiducia alla volontà di Dio. Scrive s. Alfonso: “Tutta la nostra perfezione consiste nell’amare il nostro amabilissimo Dio…ma tutta la perfezione dell’amore consiste nell’unire la nostra alla sua ss. volontà”. I santi non perdono mai di vista questo obiettivo: amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come se stessi.     

2. Devozione alla Madonna – Tutti i santi hanno avuto una speciale devozione verso la Madonna. San Bonaventura afferma: “Non c’è stato santo che non sia stato devoto della Madonna”. Ogni grazia passa per le mani di lei. Per diventare santi, bisogna acquistare una grande devozione verso la Madonna.    

3. Santo zelo per la salvezza delle anime – I santi hanno un grande zelo per la salvezza delle anime. “Salvare anime” è lo scopo principale della loro vita. Per salvare o, meglio, santificare le anime non perdono nessuna occasione né trascurano nessun mezzo: sanno che santificando gli altri, santificano sé stessi.

4. Accettazione serena delle sofferenze – Non c’è santità senza sofferenza. “Tutti portan la croce quaggiù”, ha scritto il poeta Parzanese; però i santi si distinguono dagli altri, perché la portano con serenità: essi conoscono il grande valore della sofferenza le accettano come doni. Oltre alle sofferenze che manda loro il buon Dio, se ne procurano altre per mezzo di mortificazioni e rinunce. “Soffrono quando non soffrono”.

5. Accettazione serena delle umiliazioni – L’umiltà è il fondamento di tutte le virtù. Per raggiungere un altro grado di santità bisogna acquistare una grande umiltà, ma si arriva a una grande umiltà accettando serenamente le umiliazioni. I santi le accettano volentieri: ne conoscono il grande valore.

6. Amore alla preghiera – Tutti i santi sono stati   uomini di preghiera. Senza un’assidua e fervorosa preghiera non c’è santità. “Chi prega poco, ottiene poco; chi prega molto, ottiene molto; chi prega moltissimo, si fa santo” (S. Alfonso). I santi uniscono alla preghiera la penitenza e prediligono la preghiera presso il SS. Sacramento, che visitano spesso

7. Esercizio della presenza di Dio – Tutti i santi hanno praticano questo esercizio. “Cammina alla mia presenza e sarai perfetto”, disse Dio ad Abramo.  Essi ravvivano la presenza di Dio con giaculatorie (ne prediligono una, che recitano spesso), con la purità d’intenzione e con l’offerta delle sofferenze e delle gioie al Signore.

8. Costante serenità – I santi sono sempre   allegri e di buon umore: sanno che la tristezza non è gradita al Signore, che “ama chi dona con gioia” (S. Paolo). La tristezza ci fa avere poca fiducia nella bontà del Signore e dimostra poca uniformità alla sua volontà. “Un santo triste è un triste santo”, diceva s. Francesco di Sales.

9. Predilezione per i poveri e i sofferenti – I santi amano tutti, anche i nemici, ma prediligono i poveri e i sofferenti. Nei poveri vedono il volto di Cristo e perciò li soccorrono anche a costo di grandi sacrifici. Essi, inoltre, hanno le mani “bucate”: fanno elemosine con generosità e si privavano anche di cose necessarie per aiutare i poveri.

10. Grande amore per la povertà – Una delle virtù che i santi prediligono è la povertà: essi preferiscono le cose più povere e sanno distaccarsi da ogni cosa. Non sciupano niente: tutto per loro è dono del Signore. Spesso si privano anche delle cose necessarie: accettano il “sacrificio” della povertà. Hanno sempre presente l’esempio di Gesù: “Da ricco che era, si fece povero”.                                               

D. Mariano Grosso OSB

Credits: Photo by Nick Castelli on Unsplash

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