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Sintesi del “Trattato della Vera Devozione a Maria”

San Luigi Maria Grignion de Montfort nella sua opera, ci spiega in modo particolarmente accurato i motivi (specie in questo particolare momento storico) che devono spingere il vero cristiano ad avere una vera devozione a Maria Santissima, una totale adesione a Lei e attraverso Lei, totale adesione a Gesù Cristo. Qualcuno potrebbe essere spinto a pensare che questa totale adesione a Maria sminuisca l’amore e la giusta devozione a Nostro Signore Gesù Cristo ma in realtà è la strada che ci conduce a Lui e ci unisce a Lui nel modo più perfetto e allo stesso tempo più semplice.

«Porteranno sulle loro spalle lo stendardo della croce!…». Così scrive San Luigi Grignion de Montfort nel suo aureo Trattato della Vera Devozione alla Vergine Maria, individuando una caratteristica saliente dei cosiddetti Apostoli degli ultimi tempi, ovvero quella gloriosa milizia chiamata da Dio, negli ultimi tempi, ad ingaggiare lo scontro finale contro il principe delle tenebre ed il suo regno di malvagità. In questo quadro profetico entrano i consacrati a Maria e hanno davvero una parte consistente in questo piano mariano di azione. I testi biblici infatti, annunciano velatamente un fatto misterioso: la battaglia finale sarà non tra la Donna e il serpente-drago ma tra questi e il «resto della discendenza» della Donna (Ap 12, 17). Nel «resto della discendenza» è possibile vedere i Consacrati alla Vergine Immacolata che costituiranno il calcagno insidiato dal nemico e che ingaggeranno la battaglia decisiva contro il «mistero di iniquità». Satana, nel tempo della grande guerra spirituale, pone insidie al calcagno di Lei nei Suoi figli, ma nella lotta con Lei, Ella gli schiaccia sempre il capo in ogni anima che a Lei ricorre. Lo spirito del male insidia in modo particolare coloro che si consacrano all’Immacolata, poiché vuole offenderla almeno in essi, tuttavia i suoi tentativi contro le anime sinceramente consacrate finiscono sempre in una sconfitta ancor più ignominiosa. I consacrati a Maria sono immuni dalle insidie del demonio e dalle sue astute trame con cui porta la rovina alle anime e seppellisce la verità e la santità in un oceano di menzogna e sporcizia morale. Il calcagno è la parte più debole e disprezzata del corpo eppure è per mezzo di questa discendenza (gli Apostoli consacrati a Maria) che deve condursi lo scontro finale, a tale proposito nel Trattato della Vera devozione a Maria è possibile comprendere che la consacrazione a Maria è direttamente connessa alla missione del suo «mistico calcagno», perché per l’affermazione del Trionfo del Cuore Immacolato è necessario che sia sconfitto il serpente-drago; per sconfiggere il serpente-drago è necessario trovare la grazia; per trovare la grazia occorre trovare Maria; per trovare Maria, infine, bisogna consacrarsi a Lei. La Consacrazionerisulta essere lo strumentopiù efficace per «tradurre il mistero dell’Immacolata nelle anime». La Consacrazione ha risvolti del tutto eccellenti per potenziare l’uomo interiore e renderlo soprannaturalmente efficace nel suo agire in favore della causa del Cuore Immacolato di Maria, quindi, per attuare la vittoria decisiva delle forze del Bene su quelle del Male, che caratterizzerà l’epoca del Trionfo del Cuore Immacolato Di Maria, si rendono necessarie le inesauribili operazioni della grazia divina, di cui la Mediatrice è Maria Vergine e il Suo Cuore Immacolato. Alla luce della teologia della consacrazione riassunta in modo geniale da San Luigi Maria Grignion de Montfort, risulta che gli uomini offrono alla Madonna il potere di agire con la sua onnipotente opera di mediazione attraverso una devozione a Lei che sia ardente, profonda e ricca di sostanza dottrinale. Non esistendo devozione mariana più solida e completa della Consacrazione, sarà appunto questa lo strumento eletto, più potente e più certo, della vittoria di Dio e dell’affermazione, in terra, del Trionfo del Cuore della SS. Vergine. Quindi Solo chi “entra” nel Cuore Immacolato di Maria, chi gli si affida, chi gli si consacra è certo, oggi, di ottenere salvezza, rimanendo invece a rischio di salvezza eterna chiunque rifiutasse questo mezzo eletto dal Cielo per la salvezza del mondo. Una consacrazione autenticamente vissuta, abilita il consacrato di Maria ad operare per l’avvento del Trionfo, iniettandogli nell’anima, comesuoeffetto collaterale”, una carica di militanza spirituale assolutamente necessaria, anzi urgente, nella situazione presente. Il Montfort non è stato di certo il primo a parlare della Consacrazione a Maria ma in lui si trova tutto quanto precedentemente era stato detto e scritto in proposito e soprattutto una nuova sintesi speculativo-spirituale, motivo per cui può e deve esser detto a ragione un vero «profeta» che ha saputo cantare il «segreto» della perfetta Consacrazione alla Vergine Maria.

Ecco alcuni concetti-chiave della teologia della Consacrazione, così come li presenta san Luigi nel suo Trattato.

La Consacrazione a Maria si qualifica come «perfetta rinnovazione dei voti o promesse del santo battesimo», San Luigi Grignion de Montfort ci spiega che «questa forma di devozione può benissimo definirsi una perfetta rinnovazione dei voti o promesse del santo battesimo. In questa devozione: si rinuncia al demonio, al mondo, al peccato ed a se stessi e ci si dà interamente a Gesù Cristo per le mani di Maria, ma nel battesimo si parla, d’ordinario, per bocca di altri, cioè del padrino e della madrina, e ci si dona a Gesù Cristo soltanto per mezzo di un rappresentante, con questa devozione invece si agisce di persona, volontariamente e con conoscenza di causa. Con la consacrazione la persona del consacrato si dona interamente e perfettamente a Maria per essere, per mezzo suo, totalmente di Gesù. San Luigi insegna che bisogna darle tutto quanto abbiamo nell’ordine della natura e della grazia e tutto quanto potremo avere nell’ordine della natura, della grazia o della gloria. Con questa Consacrazione, si offrono tutte le opere buone a Nostro Signore per le mani della sua santa Madrein modo che, questa amabile Padrona, «le purifica da ogni macchia di amor proprio e dall’impercettibile attaccamento alla creatura che si insinua insensibilmente nelle migliori azioni», la Santissima Vergine «le abbellisceornandole dei suoi meriti e virtù»,  «le presentaa Gesù Cristo » e « fa accettarequeste buone opere da Gesù, per quanto tenue e povero sia il dono offerto a questo Santo dei santi e Re dei re», perché «quando gli si presenta qualcosa per le mani pure e verginali della sua Diletta, lo si prende per il suo lato debole, se è lecito esprimersi così. Allora Egli non considera tanto la cosa che gli viene offerta, quanto la sua amata Madre».

Inoltre, questa forma di devozione consiste, nel compiere tutte le proprie azioni: «per mezzo» di Maria, «con» Maria, «in» Maria, «per» Maria. La Vergine Immacolata «è tutta trasformata in Dio per la grazia e la gloria che trasforma tutti i Santi in Lui», «domanda, vuole e fa unicamente ciò che è conforme alla volontà  eterna ed immutabile di Dio», «è il santuario e il riposo della Santissima Trinità», «è la magnificenza dell’Altissimo, dove questi nascose, come nel proprio seno, il suo unico Figlio, ed in lui tutto quanto egli ha di eccellente e di più  prezioso», di conseguenza il consacrato a Maria mediante questa forma di devozione, compie le proprie azioni più perfettamente per mezzo di Gesù Cristo, con Gesù Cristo, in Gesù Cristo e per Gesù. Quante cose grandi e nascoste ha fatto Dio onnipotente in questa creatura mirabile, come lei stessa dovette ammettere nonostante la sua profonda umiltà: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente!”. Il mondo non le conosce, perché ne è incapace e indegno! Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria!

Il trattato ci fa’ comprendere come la consacrazione alla Santissima Vergine Immacolata rappresenta il sigillo con cui devono essere segnati gli Apostoli degli ultimi tempi, allo stesso modo del sigillo di Dio, di cui ci parla San Giovanni, l’Apostolo-veggente, per essere preservati dai castighi che colpiranno gli empi. In questa ottica la Consacrazione a Maria risplende davvero quale «sigillo di salvezza», soprattutto nel tempo della grande prova spirituale, quella inaugurata dai Tempi di Maria, affinché gli eletti possano, per suo mezzo, resistere all’azione coalizzata di tutte le forze anticristiche operanti nel mondo.

È doveroso ricordare quanto prevedeva san Luigi Grignion sull’opera di questi Apostoli di Maria: «saranno fuoco ardente, ministri del Signore, che metteranno dappertutto il fuoco del divino amore», «saranno frecce acute nella mano potente di Maria per trafiggere i suoi nemici come frecce in mano a un eroe», «saranno i figli di Levi, molto purificati dal fuoco di grandi tribolazioni e molto uniti a Dio», « porteranno nel cuore l’oro dell’amore, l’incenso della preghiera nello Spirito e la mirra della mortificazione nel corpo. In ogni luogo saranno il buon profumo di Gesù Cristo per i poveri e i piccoli, mentre saranno odore di morte per i grandi, i ricchi e i superbi mondani», «saranno nubi tonanti e vaganti nello spazio al minimo soffio dello Spirito Santo. Senza attaccarsi a nulla né stupirsi di nulla, né mettersi in pena per nulla, spanderanno la pioggia della parola di Dio e della vita eterna, tuoneranno contro il peccato, grideranno contro il mondo, colpiranno il diavolo e i suoi seguaci. Con la spada a due tagli della parola di Dio trafiggeranno, per la vita o per la morte, tutti coloro ai quali saranno inviati da parte dell’Altissimo», «saranno veri apostoli degli ultimi tempi. Ad essi il Signore degli eserciti darà la parola e la forza per operare meraviglie e riportare gloriose spoglie sui suoi nemici», «… veri discepoli di Gesù Cristo secondo le orme della sua povertà, umiltà, disprezzo del mondo e carità, insegneranno la via stretta di Dio nella pura Verità, secondo il santo Vangelo, e non secondo i canoni del mondo».

«Negli ultimi tempi satana tenderà insidie al suo calcagno, cioè ai suoi umili schiavi e ai suoi figli poveri che Ella susciterà per fargli guerra. Saranno piccoli e poveri agli occhi del mondo, e bassi davanti a tutti come il calcagno, calpestati e perseguitati come lo è il calcagno rispetto alle altre membra del corpo; ma in cambio, saranno ricchi della grazia di Dio, che Maria distribuirà loro abbondantemente; grandi ed elevati in santità davanti a Dio, superiori a ogni creatura per il loro zelo ardente e così fortemente sostenuti dall’aiuto divino, che con l’umiltà del loro calcagno, in unione con Maria, schiacceranno la testa del diavolo e faranno trionfare Gesù Cristo».

In conclusione è bene ricordare quanto San Luigi dice di esserli stato suggerito dal suo cuore: «Per mezzo di Maria ebbe inizio la salvezza del mondo, ancora per mezzo di Maria deve avere il suo compimento. Nella seconda venuta di Gesù Cristo, Maria deve essere conosciuta e rivelata dallo Spirito Santo, per far conoscere, amare e servire Gesù Cristo per mezzo di Lei. La divina Maria è stata finora sconosciuta, ed è questa una delle ragioni per le quali Gesù Cristo non è ancora conosciuto come si deve. Se dunque, come è certo, la conoscenzaed il regno di Cristo si attueranno nel mondo, sarà effetto necessario della conoscenza e del regno della santissima Vergine Maria, che l’ha dato alla luce la prima volta e lo farà risplendere la seconda.». Bisogna con umiltà ascoltare l’appello del Cielo: Dio vuole stabilire nel mondo la Devozione al mio Cuore Immacolato”, perché è solo da quel Cuore, «Nuova e Vera Arca di Salvezza» per il genere umano, che verrà la Pace per il mondo e per la Chiesa.

Consacrazione Secondo San Luigi Maria Grignion de Montfort

Io, (nome), peccatore infedele, rinnovo oggi e ratifico nelle tue mani, O Maria Immacolata, i voti del mio Battesimo.

Rinunzio per sempre a Satana, alle sue seduzioni e alle sue opere e mi dò interamente a Gesù Cristo, la Sapienza incarnata, per portare la mia croce dietro a Lui tutti i giorni della mia vita. E affinché io gli sia più fedele che nel passato, ti scelgo oggi, o Maria, alla presenza di tutta la Corte celeste, per mia Madre e Padrona.

A Te, come uno schiavo, io abbandono e consacro il mio corpo e l’anima mia, i miei beni interni ed esterni e il valore stesso delle mie buone opere passate, presenti e future, lasciandoti un intero e pieno diritto di disporre di me e di tutto ciò che mi appartiene, senza eccezione, a tuo piacimento, alla maggior gloria di Dio nel tempo e nell’eternità. Amen.

Credits: Foto di Mateus Campos Felipe su Unsplash

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