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Nguyen Van Thuan

Il cardinale Francois-Xavier Nguyen Van Thuan ha vissuto una vita il cui racconto è tremendamente affascinante. Ma gli incredibili eventi che lo hanno temprato e che ha nei vissuto tredici anni di carcere e confino in Vietnam, impallidiscono di fronte alla sua magnifica spiritualità.

Leggendo la sua storia si potrebbe avere l’impressione che la vita dell’allora vescovo Van Thuan sia stata una sequenza di eventi drammatici intercalati dalla Fede. In realtà, è stato proprio in questi eventi che la sua spiritualità si è formata, forgiata dalle forze immani della sofferenza e della Speranza.

“Nell’abisso delle mie sofferenze non ho mai cessato di amare tutti, non ho escluso nessuno dal mio cuore.”

La figura di Van Thuan è quella di un gigante se la vediamo al termine della sua vita ma, se la guardiamo dall’altro lato, via via che il tempo si sviluppava, vediamo che questo gigante è divenuto tale perchè ha saputo farsi piccolo nella Verità.

Di quest’uomo che è stato, per anni, calice e patena vivente di un’eucarestia consacrata nel palmo della mano, con poche gocce di vino spacciato per medicina, in cella di isolamento, riparleremo più avanti, con alcuni dei brani più belli e famosi delle sue memorie. Ma, intanto, lo proponiamo così, in maniera vaga e misteriora, invitando il visitatore che legge questo post a cercare sul Web le parole “nguyen van thuan” e leggere quello che trova. Se il nostro visitatore farà questa semplice ricerca, scoprirà un uomo la cui vita illumina, della luce di Cristo, tutti quelli che lo incontrano, converte i suoi carcerieri e conferma nella fede i fratelli di sventura.

Cercare su Google non richiede una grande fatica ma, ve lo assicuriamo, anche se doveste scavare in biblioteche intere per trovarne le tracce, non rimarrete delusi e direte: “Com’è possibile che non lo abbia conosciuto prima?”.

Buona ricerca.

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