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Inferno: ultima chiamata della Grazia

Pubblichiamo un breve video del Beato Rupert Mayer, gesuita, tratto dall’omelia che tenne a Monaco nel 1919 nell’ambito delle missioni popolari.

Il video è preso dall’editoriale de La Nuova Bussola Quotidiana del 16 gennaio 2024

Era già sacerdote dal 1899, nella Compagnia di Gesù, che lo aveva accolto dopo la licenza liceale conseguita a Stoccarda, e che poi gli aveva affidato la formazione dei giovani a Monaco di Baviera.

E a Monaco ritorna padre Rupert dopo la guerra: insegna, predica, guida i giovani delle “Congregazioni mariane” e si trova pure a rivivere momenti di guerra: dopo la sconfitta della Germania, nel 1918-1919, Monaco diventa capitale di una convulsa “repubblica bavarese” d’ispirazione comunista e di breve durata.

Padre Rupert insegna, parla in chiesa e fuori, tra amici e avversari, divulgando i principi sociali cristiani, e spingendo perché fossero applicati subito, nella boccheggiante Germania.

Nel 1933, dieci anni dopo il suo fallimento a Monaco, Hitler va al potere a Berlino, che instaura un regime che toglie ai tedeschi ogni libertà: o consenso o silenzio.

Alcuni, però, rifiutano entrambi e continuano a parlare. E tra di essi c’è padre Rupert, il gesuita con una gamba sola, avendo persa la sinistra nella prima guerra mondiale, che continua a spiegare alle persone l’inconciliabilità del nazismo e cristianesimo. La sua azione decisa e perseverante verrà sostenuta dal deciso intervento di Pio XI che, nella primavera del 1937 fa redigere la famosa enciclica “Mit Brennender Sorge” contro il neopaganesimo e il razzismo di Hitler.

Nel 1937 padre Rupert finisce in carcere. Non parlerà più, chiuso nel lager di Sachsenhausen-Oranienburg, presso Berlino, fino al 1940.

Gli sarà sufficiente aver saputo parlare, finché poteva, la lingua cristiana, esponendo la verità cristiana ‘‘a tempo e fuor di tempo‘‘, nello stile di Paolo apostolo, contro le “favole” sinistre che parevano incantare le masse.

Tornato a Monaco, la morte lo coglie sul campo, in chiesa, mentre sta predicando.

E a Monaco è ancora oggi il suo corpo, nella cripta della chiesa della Congregazione mariana chiamata Bürgersaal.

Se il video non fosse visibile qui sotto potete trovarlo direttamente sul nostro canale.

L’inferno: l’ultima chiamata della grazia

Credits:

Photo by Ricardo Gomez Angel on Unsplash

Audio: editoriale de La Nuova Bussola Quotidiana del 16 gennaio 2024

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