Leoni e Verità

La verità è come un leone. Non avrai bisogno di difenderla. Lasciala libera. Si difenderà da sola (Sant’Agostino)

Questo abbiamo pensato dopo aver avuto notizia del feroce attacco portato da Piazzapulita di Corrado Formigli, il talk-show di La7, giovedì scorso 13 aprile nei confronti della comunità terapeutica di Palazzolo sull’Oglio.

Il tutto parte da un’inchiesta di Fanpage ed è stato immediatamente ripreso da altre testate giornalistiche.

Ed è scoppiato un clamore mediatico alimentato da un’inchiesta giornalistica, come avvenne nel 2014, con accuse simili, con rinvio a giudizio di oltre quaranta persone. Tutte assolte negli anni seguenti. Tutte. Perché il fatto non sussiste.

E allora lasciamo libero il leone della verità, invitando tutti a leggere nei link seguenti da dove abbia avuto origine questa inchiesta giornalistica.

Ma prima, un servizio di tre anni fa, per capire cosa sia la comunità terapeutica Shalom:

Ecco i link sul tema:

https://lanuovabq.it/it/la7-tv-degli-orrori-palate-di-fango-sulla-comunita-shalom

https://lanuovabq.it/it/punto-per-punto-ecco-smontato-lorrendo-servizio-contro-shalom

https://lanuovabq.it/it/privacy-e-deontologia-lattacco-a-shalom-non-e-giornalismo

Qui la trasmissione Piazza Pulita di giovedì:

https://www.la7.it/piazzapulita/rivedila7/piazzapulita-13042023-14-04-2023-480523

Concludiamo riportando due lettera aperte di Suor Rosalina, responsabile della Comunità Shalom, in risposta “all’orrendo servizio del 13 aprile trasmesso su Piazzapulita”, ma prima rinnoviamo a tutti i nostri lettori l’invito a pregare per tutti i membri della comunità terapeutica “Shalom” e, soprattutto, per quei giornalisti che hanno realizzato, diffuso e commentato il servizio in questione.

Prima lettera del 13 aprile:

“LETTERA APERTA (anzi apertissima) AI SIGNORI:  CAIRO Urbano (Padrone di LA 7) e FORMIGLI Corrado (conduttore di PIAZZA PULITA)” PIAZZA “PULITA”???!

In questi giorni, abbiamo avuto fuori dal cancello della nostra Comunità due giornalisti, un uomo e una donna, che effettuavano riprese fuori dal cancello, per quanto possibile, su tutto l’interno visibile a occhio di telecamera, tentando di realizzare un contatto e possibilmente delle interviste coi ragazzi e le ragazze ospiti della nostra struttura!

Non che la cosa potesse crearci chissà quale problema, poiché la nostra Comunità è sempre aperta a tutti coloro che, onestamente, si qualificano ed esplicitano l’intento delle loro richieste!

Vi descrivo, invece, l’approccio avuto da parte di queste due persone, un approccio veramente surreale: ieri mattina sono stati trovati con la macchina – per quasi tutta la mattinata – fermi in un campo adiacente alla Comunità e, quando un operatore si è avvicinato per chiedere loro chi fossero e se avessero avuto bisogno di aiuto, la risposta data dai due, è stata che la macchina aveva un problema ed erano in attesa del soccorso stradale (il che, naturalmente, non era, assolutamente, vero)!!!

Poi, successivamente, hanno riferito, sempre senza identificarsi realmente, che erano due giornalisti e che stavano girando nelle Comunità della zona per raccogliere varie informazioni non meglio precisate (???).

Infine, ad un altro operatore, hanno detto di essere interessati alla recente visita del CT Mancini presso la Comunità, etc. e, nel frattempo, pur restando all’esterno del cancello, continuavano a filmare con le telecamere tutto ciò che accadeva, riprendendo l’interno della Comunità, compresi ragazzi e ragazze ospiti!

Incredibile! Solo dopo alcune ricerche sull’identità della giornalista, abbiamo saputo che apparteneva al team di “Piazza Pulita” (trasmissione in onda sul canale La7), giornalisti dunque a caccia di “articoli interessanti”, ma non necessariamente informativi.

Ma, mi chiedo: “Come può un giornalista pretendere di informare correttamente il pubblico se, a sua volta, volutamente e intenzionalmente mente sulla sua identità e sulle sue intenzioni?!!!”

Infatti, dopo due giorni di appostamenti con registrazioni e riprese furtive fuori dal cancello, hanno dichiarato di essere giornalisti, giunti sul posto poiché avevano avuto non meglio precisate notizie negative sulla Comunità!

Visto! Facile argomento per far presa e intrattenere lettori e telespettatori, andando alla ricerca di notizie rumorose, tendenziose e mistificanti! …sembra che, ciò che conti realmente a questo tipo di giornalismo rumoroso, non sia il percorso dei ragazzi e la loro salute, ma il creare uno scoop volante del momento!!!

 –

Naturalmente, non possono sapere che la Comunità Shalom è stata girata e rigirata in questi anni, come si dice in gergo popolare, “come un calzino”, sia dai Tribunali, sia dalla Guardia di Finanza, sia dalla Polizia, etc.! …e che sono state messe telecamere, a nostra insaputa, che hanno registrato in modo ampio le aree della Comunità dove si svolgono le attività dei ragazzi e delle ragazze ospiti!

Di questo ringrazio il Signore, perché non tutto il male vien per nuocere! E per noi, quanto accaduto, è diventato un modo per mostrare apertamente a tutti, non solo la falsità delle accuse, ma la serietà e la correttezza a garanzia dell’operato proprio della nostra Comunità. Questo fatto, l’essere finiti sotto accusa e sotto stretto monitoraggio, paradossalmente ci ha procurato un mondo di bene.

La nostra realtà, totalmente gratuita, sia per i familiari degli ospiti che per lo Stato, e con oltre duemila volontari, suscita molte invidie e gelosie. Talora, infatti, siamo oggetto di cattiverie, soprattutto da parte coloro che vengono messi alla porta per la loro ambiguità personale ed etica e per l’utilizzo volutamente strumentale della Comunità, al fine dell’ottenimento di vantaggi secondari e di immagine sociale.

Tranquilli, signori Cairo e Formigli, so che “Voi siete Voi”, e “noi… siamo nulla”!

Tuttavia, non mi rivolgo a voi con atteggiamento reverenziale, semplicemente perché, per noi, non esiste nessuna ragione per nascondere alcunché!!! Il male, e soprattutto la menzogna, per loro natura, si nascondono sempre dietro l’anonimato. Si mascherano sempre…

Questa mistificazione, per voi, è forse informazione?!!!

Ricordo quando, anni fa, partecipando ad un convegno a Roma sui problemi che le comunità terapeutiche potevano incontrare nel territorio, rimasi impressionata da ciò che disse un giornalista (Burkard K. Muller), segnandolo sui miei appunti:

Voi, delle comunità terapeutiche, raccontate a noi giornalisti le vostre esperienze… ma, non crediate che ciò possa cambiare il metodo di lavoro del giornalista, cioè di scrivere solo quello che pensa”.

E J. Moltman sostenva: “Soltanto chi è in grado di trattenersi, fa esperienza di qualcosa… soltanto chi mangia e beve lentamente, sa gustare ciò che mangia e beve!”

Con questa metodologia d’“indagine giornalistica”, il cui scopo principale non pare quello di dare informazioni corrette ma di fornire notizie volutamente “spettacolari”, è facile mettere alla gogna o in ridicolo le regole di una qualsiasi comunità.

Questo, secondo il mio modesto parere, carissimi dott. Cairo e dott. Formigli, la ritengo una violenza ed un sistematico abuso, non tanto nei confronti della Comunità stessa, ma delle singole persone presenti: ospiti, operatori e volontari!

Mai, la Comunità Shalom, e ripeto mai, ha alzato barriere verso l’esterno, anzi, nella nostra Comunità, ogni anno, vengono accolte migliaia di persone e, proprio in questi mesi, siamo frequentati da numerose scolaresche che, peraltro, alcune soggiornano e pernottano da noi anche più per giorni!!!

Mi chiedo:

  • “fino a che punto si può spingere il Vostro diritto di giornalisti? Potete davvero filmare tutto e tutti …compresi ragazzi e ragazze affetti da disturbi psicopatologici, minori, soggetti sotto protezione da parte dei Tribunali, etc.”?
  • “Voi giornalisti, potete superare e violare le categorie del permesso / non permesso?”
  • “La vostra modalità d’azione, è o non è, una compressione e una violenta azione a danno della libertà e della sicurezza altrui?”
  • Signor Cairo, se lei avesse un figlio/a in comunità, manderebbe una troupe televisiva a riprenderlo/a dal cancello, per poi sbatterlo in pasto ai Media?!!!
  • Signor Cairo, dato che sembra essere il proprietario di questo canale televisivo così invasivo… abbiamo si o no, come Comunità, il diritto-dovere di proteggere tutti i nostri ospiti?

Non è un affare politico… l’obiettivo principale di tale vostra modalità non mostra alcun rispetto della dignità dei nostri giovani, affetti da gravi problematiche psicopatologiche e di dipendenza… e, neanche, sembra comprendere i gravi motivi per cui queste persone sono state accolte e inserite in Comunità.

Sembra che il vostro obiettivo dominante sia semplicemente fare i “sabotatori scandalistici” (tanto per essere educata), usando la fragilità dei ragazzi, per dar vita ad uno spettacolo da dare in pasto ai Media, a prescindere, naturalmente, dalla realtà dei fatti!

Ah… è proprio vero il famoso detto: “Ad astra per aspera”, si raggiungono le stelle attraverso le asperità.

Cari signori Cairo e Formigli, per noi Comunità Shalom l’obiettivo dominante, al contrario di Voi,  rimane la riabilitazione dei nostri giovani nel pieno rispetto della loro dignità … Pur attraverso regole e modalità relazionali non sempre facili e indolori, in quanto, quando ogni limite – nella vita antecedente al percorso comunitario – era stato ampiamente superato e rifiutato… e tutto era permesso, la Comunità si trova spesso a fronteggiare condizioni e situazioni altamente critiche e dolorose, e, pertanto, non può presentarsi come un villaggio vacanze, ma come un luogo dove il progetto, l’impegno e la fatica, seria e continuativa, sono gli ingredienti essenziali!!!

Nonostante i vostri metodi arroganti e prevaricatori, con atteggiamenti da inquisizione mass mediatica, noi continueremo, finché Provvidenza vorrà, ad operare con fermezza, in gratuità e amore!!!

                                    Suor Rosalina Ravasio

Seconda lettera del 14 aprile:

LETTERA APERTA IN RISPOSTA ALL’ORRENDO SERVIZIO DEL 13 APRILE, TRASMESSO SU “PIAZZAPULITA” , LA7.

Se desideri leggere la lettera in PDF , clicca qui.

Carissimo Formigli, com’è stata presentata la Comunità Shalom? Come “La Comunità degli ORRORI”!!! (significativo, no?!)

Perciò, se devi dimostrare gli “orrori”, devi fornire un tipo di informazione (senza contraddittorio) in modo di “condurre il telespettatore” a “condividerne” il principio, cioè “ORRORE”!

C’è uno scandalo? Bene! Mostriamolo… preconfezionato, no?!!!

Il servizio televisivo offerto il 13 aprile, è da DENUNCIA!

Cosa che faremo!

Anzi, sono stata sommersa di chiamate di genitori, di volontari e di ex ospiti presenti nel 2013 (epoca di alcuni video), pronti non solo a testimoniare, ma anche a costituirsi in una vera e propria “class action”, contro tutti coloro che hanno favorito la menzogna di questa “COSTRUZIONE”!

Ora, mi segua… Inizio da ciò che è stato trasmesso da “Piazza (no) Pulita!”

Primo punto

Su “Fanpage” si parla di una giornalista che per settimane si è INFILTRATA come “volontaria” in Comunità!!!

Da tale fatto, abbiamo paradossalmente la prima smentita alle vostre tesi: se risulta così facile entrare a fare la volontaria, significa che di “nascosto” e di “segregato” non c’è niente!!! Questa ragazza si è presentata come G. D. (nome e cognome), ragazza in ricerca della propria “vocazione”. Veniva una volta alla settimana, il giovedì, e voleva sempre partecipare alla Santa Messa con il gruppo delle consacrate!

In comunità sarà venuta, forse, un pomeriggio alla settimana, neanche per un mese e mezzo, poiché, per il primo periodo, l’avevo mandata ad aiutare i bambini del “miniGREST” e, a dormire, sarà restata forse una o due notti!

Bene, tralasciando la menzogna con la quale si è “inserita”, la cosa più “ORRENDA” (questa sì!), è stata la sua “SUBLIME INTERVISTA” a C. M. ragazza ospite che da quasi 11 anni vive con noi, proveniente dalla Psichiatria, dopo numerose esperienze di comunità, case famiglia oltre che ricoveri in reparti psichiatrici. Portata da noi poiché più nessuno, ripeto NESSUNO, la voleva, con invalidità civile al 100% per disturbi psichici e sola, priva di familiari col solo Amministratore di sostegno!

Questo, è GIORNALISMO o una gran “PUTTANATA”, sopra la testa non consapevole di C.M.?

Visto che è più volte interpellata nell’intervista, tra le circa 100 ragazze presenti in struttura!

Questa “BRILLANTE GIORNALISTA”, ha rivolto poi, nel video, l’altra domanda ad una ragazza “abbandonata” nelle comunità fin dalla più tenera età (papà clochard) e poi accolta da noi… alla quale sono state offerte possibilità di lavoro, fallite perché la ragazza (di nome F.), per le sue fragilità pregresse, non è in grado di reggere ad un impegno lavorativo continuativo.

Tale difficoltà, scambiata inizialmente per mancanza di volontà, si è poi rivelato corrispondente ad una reale incapacità lavorativa, tanto che anche a lei è stata riconosciuta una invalidità civile! (…e, per inciso, la Comunità, oltre ad essere totalmente gratuita, non riceve un centesimo dalle varie invalidità e accompagnamenti degli ospiti, che sono interamente gestite da persone terze nominate dai tribunali). Da notare, “messa fuori” dalla Comunità almeno dieci volte e successivamente, essendo io una “Suora traviata”, ogni volta nuovamente accolta, su sua espressa richiesta, al fine di evitarle la fine del padre: il clochard”!!!

Una volta, inoltre, l’abbiamo salvata appena in tempo, durante lo svolgimento delle attività di gioco, per un improvviso infarto miocardico acuto: la prontezza della “Comunità degli ORRORI”, l’ha salvata intervenendo, prima, col massaggio cardiaco e poi, allertando il 118, che l’ha condotta al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino! Dopo qualche ora dall’ingresso in ospedale, entrerà per tre giorni in coma!!! …e, scusatemi, grazie alle preghiere, F. si è completamente ristabilita. Tutti, in ospedale, si sono congratulati con la “Comunità degli ORRORI” per l’attenzione e la prontezza con la quale è stata soccorsa!!! Tuttora F. è monitorata con periodiche visite cardiologiche!

Ora, che una giornalista “individui” casi del genere, quali la succitata F., stupendosi che è “trattenuta da vent’anni in Comunità”, appare paradossale, visto che la stessa F. non vuole andarsene, sostenendo che tale decisione è dovuta al fatto che in Comunità si TROVA BENE e vuol bene alle altre ospiti!

Ma, secondo lei signor Formigli, dovevo mandarla via a prescindere? …e, per giunta, per strada?

È questo che voi chiamate QUALCOSA DI “ORRENDO”?

Incredibile che questa “giornalista”, su quasi cento ragazze presenti in struttura, non sia riuscita a realizzare una intervista degna di tal nome con una delle altre ospiti, possiamo dire, “normale”?

Nel senso cioè che non siano affette da gravissime problematiche psichiche?

Questo fa pensare che la fantomatica giornalista non sia venuta per testimoniare la verità, ma ad abusare dei più fragili (peraltro tutelati da specifica legge, che proibisce interviste a soggetti psichiatrici o con gravi problemi psicologici senza la presenza di uno specialista, in quanto manipolabili), per raggiungere il suo scopo malevolo!

Questa giornalista, G. D., a tutti era sembrata un po’ “strana” e, soprattutto, con atteggiamenti corporei ambigui: teneva, infatti, sempre le mani sulle parti intime a coprire i genitali col telefono …ora capiamo il perché (microfoni e telecamere nascosti)… si, in lei c’era qualcosa di sporco…perciò decisi di chiamarla e sospendere la sua presenza in Comunità!

Perciò non risponde al vero quanto dichiarato nella presentazione di questa giornalista “sotto copertura”, circa la sua forte e continua presenza in Comunità: presente poche volte e per breve tempo!!! Come giornalista, comunque, è venuta a cercare una verità o a “distorcerla” volontariamente? A Voi il giudizio!!!

Questo sì, che è un “GIORNALISMO degli ORRORI”…

che non ha risparmiato, vergognosamente, né minorenni (la giornalista si era accostata anche ad una bambina di appena 10/11 anni), né soggetti fragilissimi!

Con stupore apprendo dal vostro servizio di aver “ammanettato” un ragazzo poiché “non pregava”, dite, attribuendomi in maniera manipolatoria una frase estrapolata da un mio discorso di “elogio” di quel ragazzo, M. N. (minorenne), per il miglioramento del suo comportamento essendo giunto in Comunità “AMMANETTATO MANI E PIEDI” da due pattuglie della Polizia tanto era violento.

Che schifo questo tipo di GIORNALISMO!!!

Fortunatamente il ragazzo, M. N., che era “scappato” da una precedente comunità, è FELICISSIMO di essere ospite di questa “Comunità degli ORRORI”! E, naturalmente, proprio perchè fortemente segregato, M. N., da noi solo dal settembre 2022, ha già trascorso con un gruppo di ragazzi della Comunità 4-5 giorni in Polonia e, ultimamente, 3 giorni in Abruzzo!!!

Quando si dice SEGREGAZIONE!!!

Eppure, nel servizio, tutto è sbandierato in modo tale che “pare vero” l’esatto contrario!!!

Ahhh… il GRANDE POTERE DELLA MISTIFICAZIONE GIORNALISTICA,

come sono capaci di vivere il “ROVESCIO DEL DIRITTO”!

Comunque, per semplificare le cose e renderle “autentiche” per come sono, M.N. (il ragazzo che io avrei “ammanettato”) è disponibile, previo consenso dei genitori poiché minorenne, a mostrare tutta la sua “castrazione” e il suo “schiacciamento psicologico” in una intervista, visto che ha già reso la sua testimonianza di Comunità a molteplici realtà scolastiche.

Ma… sarà questa fantomatica “giornalista” (e altri) ad aver bisogno, lei, di una comunità riabilitativa? Una comunità che magari che le insegni che non si può “fare così tanto male agli altri”…

Nel servizio, un ragazzo (poi parlerò del suo caso), afferma che qualora “il diavolo esistesse, il diavolo avrebbe le sembianze della suora”!

Bene, non ho dubbi che il diavolo esista! …e non ho DUBBI DI AVERLO INCONTRATO in questa fantomatica giornalista!!! Visto che il Diavolo è il padre della menzogna!

Anche un’altra cosa nel servizio appare strana: è quando la giornalista riprende, durante la sua “lunga permanenza” le ragazze… Particolare, attenti:

Le voci attribuite alle ragazze nella stragrande maggioranza dei casi non corrispondono a nessuna delle persone riprese nel filmato!!! Strano, perché la mia si riconosce e si riconoscono altre due o tre voci delle operatrici e volontarie. Ma, ad essere bene attenti, la voce che si sente spesso, in quasi tutta la durata del filmato, con frasi inedite e mai sentite nemmeno dalle ragazze (quali “la suora viene e ti lava con l’idrante”), corrisponde pure se storpiata, alla voce della giornalista G. D.!!!

Non bisogna essere del Mossad o del vecchio KGB: semplicemente tutte le ragazze sanno che “non abbiamo idranti”!!! Mi dispiace che questo particolare sia “sfuggito”! Perché in Comunità teniamo solo ESTINTORI!!!

E poi, la “dolce fanciulla” G. D., si “scandalizza” perché una ragazza affetta da gravissimi disturbi psichici, con anomalie della condotta consistenti in gravi agiti autolesionistici, discontrollo degli impulsi con urla improvvise e immotivate (certificati dai più grandi luminari nazionali e internazionali, trattandosi di una famiglia economicamente molto agiata), viene ripresa mentre porta una carriola, al fine di stancarla per darle sia la possibilità di dormire la notte, evitando di dover agire farmacologicamente, sia di stemperare la tensione interiore e i suoi impulsi violenti e agiti autolesivi

Aiutare la ragazza ad evitare un incremento di terapia farmacologia e al contempo i gesti autolesivi, è tortura?

Comunque, ora siamo felici perché la stessa ragazza (della “cariola”) ha intrapreso, proprio in queste settimane, un graduale reinserimento in famiglia a cadenza settimanale. Siamo felici anche perché avendola i genitori portata cinque anni fa circa in uno stato quasi “primitivo”, la “Comunità degli ORRORI” è riuscita a farle avere una maggiore e positiva autonomia nella realtà che la circonda.

Avete visto percosse o segni di percosse? Ferite? Ma di cosa stiamo parlando?

PURA DIFFAMAZIONE!!!

Povero Formigli, in questo caso la sua serietà giornalistica è a BRANDELLI: ZERO REALTÀ… ZERO VERITÀ!!!

Ho piacere, se le tante famiglie additate come “stupide”, per aver inserito nella “Comunità degli ORRORI” i loro figli, che comunque vedono “regolarmente” ogni mese, indignate REAGISCONO!!!

Come si dice a Bergamo: “tanto va la gatta al lardo…che ci lascia lo zampino”!!!

Caro Formigli questa volta lei dovrà forse “lasciare” nel lardo degli ORRORI della Comunità qualcosa di più dello zampino!

Così, prima di “affrontare” il campo “maschile”, concludiamo con quello femminile!

Nel servizio, la “soave” figura di ragazza nella penombra che parla di “abusi”, “bava” e “imbottitura di farmaci” (riconoscibilissima, perché non si dimentica facilmente “chi ti fa molto soffrire”), che viene intervistata in qualità di ex ospite “recentemente” uscita, è…

…Mettiamo le iniziali, S. E.!

Una ragazza musulmana allontanata dalla Comunità il giorno primo aprile 2018 (giorno di S. Pasqua) perché dopo un banale litigio con un’altra ragazza ha semplicemente INCENDIATO LA COMUNITÀ alla presenza di appena circa mille e più persone!!!

Regolarmente denunciata ai carabinieri e la mamma (poverina veramente), insisteva affinché anche dopo pochi giorni la riaccogliessimo nella nostra struttura, in quanto per lei di difficile gestione a casa!

Anch’essa così “segregata”, che è riuscita a girare indisturbata per la Comunità e ad introdursi nel locale dove si tenevano i materiali e gli abiti per i nostri concerti (altamente infiammabili), per… incendiarli (…per oltre 200 mila euro di danni certificati dai Vigili del fuoco e dai tecnici intervenuti).

Ahh…quando si dice “abbagli”!

Ma sù… sig. Formigli, che ne pensa di un po’ di dignità? Le pare che questo tipo di persone siano affidabili?

Ribadiamo per l’ennesima volta che, fatto salvo rarissimi casi, e nonostante le “distorsioni vocali”, la voce appaia sempre la stessa, quella di G. D.! Anche perché certi termini sono “inverosimili” e mai sentiti dalle nostre ragazze (termini quali “canaglie” etc.)!!!

Non posso descrivere tutte le motivazioni e scendere nei particolari per ribattere puntualmente a tutte le scemenze del Servizio per tutale della privacy delle ragazze.

Che dire di una delle ultime interviste nel servizio, coinvolgente una ragazza madre con gravi problemi psichiatrici?… ma, Sig. Formigli NON SI VERGOGNA!?!

Questa ragazza, a cui è stata riconosciuta un’invalidità civile, presto inizierà a lavorare in una “cooperativa protetta”, poiché finora tutti i pregressi tentativi di inserimento lavorativo sono andati falliti!!!

VERGOGNA!!! VERGOGNA!!! VERGOGNA!!!

Ma che razza di giornalismo è il suo?

Ma voi, non figuravate come quelli attenti agli “emarginati”?

Si, questo primo punto è stato, scusate, un po’ lungo. Lo chiudo con l’ennesima menzogna e TUTTA LA COMUNITÀ ne è TESTIMONE… quando intervista il ragazzo che dichiara che l’alzata mattutina è “alle ore 7.00”!!!

Problema: io, Responsabile della “Comunità degli ORRORI”, non lo sapevo!!!!

La sveglia (e mi vergogno quasi a dirlo) è alle ore 8.00 (nei mesi estivi, per alcune circostanze, anche più tardi… per cui l’intervistato SBAGLIA…forse è molto, molto stanco!)

Quando poi ospitiamo gruppi e si fa più tardi alla sera, la sveglia è alle ore 8.30 o anche più tardi!

Comunque, a chi è entrato da poco in Comunità, magari con pensieri suicidari…con agiti pantoclastici, violenti e aggressivi, e con il rischio che durante la notte possano far del male a se stessi o agli altri, prima di salire a dormire in stanza, li facciamo “gridare” per 20 o 30 volte “Anch’io ce la posso fare”, proprio per “sbloccare” la loro depressione … (modalità convalidata dalla terapia tedesca dell’urlo)!!

È VIOLENZA QUESTA???

Secondo punto

Molte ragazze, dopo aver mangiato, giocano: quelle più fragili, che assumono terapie psicofarmacologiche (certificate e monitorate con periodici esami ematici) riposano!!!

Avete forse visto che venivano svegliate a sberle?

Avete forse visto che le rimproverano perché dormivano?

Ma, avete chiesto alle Psichiatrie di provenienza quali e quante terapie psicofarmacologiche stessero assumendo prima di entrare in comunità???

I farmaci sono una cosa seria e solo i medici psichiatri, confrontandosi con i servizi psichiatrici territoriali di competenza e con gli SPDC che hanno avuto in cura gli ospiti prima del loro ingresso, decidono, in scienza e coscienza, il trattamento psicofarmacologico.

Terzo punto

Affrontiamo il lato maschile del servizio andato in onda! I ragazzi ripresi mentre maltrattavano fisicamente un altro ospite, nel filmato datato maggio 2013, con cui si apre il video (in particolare il ragazzo dai capelli bianchi, proveniente dal carcere), sono stati dimessi dalla Comunità stessa appena saputo l’accaduto (se non sbaglio, unico episodio avvenuto all’interno della comunità in tutti questi anni): infatti, ripetono sempre lo stesso episodio: OK!

Poi, pure il ragazzo che nel servizio appare “nascosto” dalla tuta, è riconducibile allo stesso periodo citato per l’episodio suddetto, e già Fanpage lo aveva utilizzato nelle sue accuse passate!

Poi il servizio, prosegue con una “bella presentazione”, orgogliosa, di un ragazzo “super raccomandatomi”, scappato dalla Comunità. Il ragazzo si presenta nel video con una maestosa e personale ideazione fantastica, che allo sguardo del telespettatore non può che suscitare indignazione!

Però…c’è un però: se tutto quanto riferito fosse vero, il ragazzo sarebbe dovuto andare subito dai Carabinieri a sporgere denuncia ed a mostrare i segni dei soprusi, invece, dopo la fuga, tornò a Napoli dal padre e, come risulta nero su bianco nella corrispondenza cartacea intercorsa tra il padre stesso e la Comunità, nel periodo successivo all’allontanamento dalla nostra struttura, non vi è mai alcun accenno o rimostranza rispetto a presunte a violenze o maltrattamenti subiti dal figlio.

Il padre, peraltro, nella corrispondenza chiedeva informazioni sui farmaci da somministrare al figlio, esprimendo al contempo una forte rabbia contro la Comunità, poiché non sempre coinvolto nell’incontro mensile col figlio, a causa dell’alta conflittualità genitoriale, fattore molto negativo per lo stesso ragazzo.

La madre stessa, ci ha telefonato amareggiata e delusa, in quanto, tutto quanto detto dal figlio NON CORRISPONDE IN NIENTE AL VERO!

Questo ragazzo proviene da una situazione familiare difficile (con pregressi episodi di violenza e aggressività nell’ambito parentale, abbiamo a riprova di ciò anche un verbale dei Carabinieri di Monza!)

Incredibile! Io pensavo che la vostra trasmissione fosse per la tutela dalla violenza e non per un SUPPORTO alla violenza!!!

Non posso scendere in dettagli per via del rispetto della privacy, ma sono dispiaciuta per come il ragazzo sia stato letteralmente “usato”, per affermare le palesi falsità trasmesse! Comunque non sono morti i ragazzi che han vissuto con lui l’esperienza della Comunità!!! Quindi tutti pronti a testimoniare… e possediamo, come già ricordato in precedenza, una vasta documentazione fotografica!!!

Inoltre, casualmente, abbiamo conservato il suo “diario” e i suoi manoscritti, dove racconta “un’altra storia” della permanenza da noi e, comunque, siamo anche in possesso della documentazione rispetto la sua condizione psicopatologica, ben descritta da una relazione di uno specialista neurologo del distretto di Napoli 2 Nord!!!

Come mai, sig. Formigli, non ha sentito il bisogno di verificare?

Non si verifica SPIANDO E STRAPPANDO PEZZI DI VITA, di persone fragili e disturbate, in modo, questo sì, violento, per usi così volgarmente meschini!

Mi dispiace per il ragazzo!!

Ora, dott. Formigli, noi non siamo “giornalisti d’inchiesta”, ma AMANTI DELLA VERITÀ, anche riguardo agli altri ragazzi intervistati ne stiamo individuando il profilo: siamo incerti se quello messo nella “gabbia di legno e preso a bastonate” fosse quello a cui abbiamo insegnato a suonare uno strumento musicale, importante, la cui madre veniva tutti i mesi con i fratelli (portando di nascosto la birra… che scoprimmo solo dopo un po’ di tempo). Di lui abbiamo le memorie fotografiche piene, mentre canta e danza con migliaia di giovani che ogni anno frequentano la Comunita!

Tuttavia, siamo incerti: il nostro sospetto verte su un altro, che davvero c’assomiglia molto… in Comunità faceva “l’artista” e per lui “sognavamo” di mandarlo, dopo la maturità, come già successo per tanti altri, ad una scuola di arte di alto livello!

Infatti, molti ragazzi del suo periodo, sono laureati e qualcuno, lo dico con orgoglio, lavora e vive a Roma con un ruolo dirigenziale di una famosa e grande multinazionale!!!

            Quando si parla di “ORRORI”!

All’interno della Comunità abbiamo dei musulmani e, incredibilmente, sono contenti di pregare al mattino e alla sera… Stiamo forse danneggiando qualcuno a pregare? (…4 ore??? … pranzeremmo alle 16.00 del pomeriggio!)

È vero, noi non siamo “piacevoli”: non lecchiamo nessuno! Speriamo di rimanere sempre persone vere e libere. Il programma di Formigli finisce con un “continua…”, di cui la Comunità ha già i filmati mandatici dal padre del ragazzo, che era scappato… cosa che nelle comunità succede frequentemente!

Il padre di tale ragazzo ci aveva chiesto se potevamo aiutarlo a convincere il figlio a riprendere il percorso comunitario abbandonato, essendo lui, il padre, in grave difficoltà avendo l’altro figlio affetto da disabilità…ma, appunto, la storia continua…

Chiudo facendovi notare, soprattutto lo farò alla giustizia, che la giornalista da me citata con la sigla G. D., ricordate quella che diceva di volersi consacrare? …In realtà si chiama C.D., bresciana, diventata giornalista di Fanpage dal 2022, poco prima della fine dell’anno.

Naturalmente niente di strano… se non fosse che la succitata giornalista ha impiegato qualche anno, forse, a costruirsi un profilo falso! Dichiarando, come motivazione del suo essere “giornalista” (professionista dal 2015), sul suo profilo vero: “mi piace raccontare le storie e le vite degli altri… […] per essere strumento di lotta contro le ingiustizie”, firmato C.D. (Quando si dice l’arte della retorica!)

Avete capito? Questa mente su tutto e si fa…paladina delle ingiustizie?

Ahh…quando si dice che non è una COINCIDENZA ma… una DIOINCIDENZA!!!

Suor Rosalina,

Responsabile della Comunità Shalom

Credits: Foto di Elie Khoury su Unsplash

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